La guerra si prese i vent’anni di mio padre e li imprigionò nel gioco più crudele, asciugandoli della fame e avvicinandoli spesso al fianco della morte nei campi di concentramento e di lavoro nazisti. Lui si salvò e di quei giorni scrisse un diario che riporto su queste pagine in una versione integrale da lui stesso già riassunta, agendo su aggiustamenti ma lasciando intatto il lessico e soprattutto l’interpunzione, che può rivelarsi frenante ma bene sottolinea e scandisce i tanti momenti della drammatica avventura militare. Tra le sue pagine, i miei versi non hanno la necessità di enfatizzare ma semplicemente di stare vicino, colmare la mancanza, ripetere ancora le immagini di un orrore che non deve essere dimenticato.
Al guinzaglio di un’orrida luna
fiuto il pezzo di sangue
tra l’arato dei colpi d’acciaio
a volte precipito
lì dove anime attendono
come bianchi palloncini allo strazio
di salire di neve al contrario
a quell’ultimo volo m’aggancio
seme d’un rosario mancato.
gennaio 2010
Pieraldo Editore
ISBN 88 - 85386 - 85 - 3
Collana: Anima e Terra
In copertina: “Via Lattea”
Antonia Di Giulio, 2009